Area Gestionale Il Work Flow di processo nella Supply Chain di Fabrizio Avanzini, 20 Gennaio 2012
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La filiera del tessile/abbigliamento presenta diverse peculiarità, in particolare, una significativa complessità organizzativa, legata alla tipologia dei flussi di prodotto (dal rotolo di tessuto fino al capo finito) e di informazioni .A ciò corrisponde una variabilità informativa, legata all’operatività logistica e di processo del singolo prodotto, di difficile gestione nel passaggio da un attore all’altro della stessa supply chain.
Altro segno distintivo di questo settore è l’organizzazione operativa dei nodi della filiera (tessitura, confezione, distribuzione), il cui livello di coordinamento frena l’ottimizzazione dei risultati complessivi sia in termini di costo che di servizio.
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Infatti si rileva una bassissima diffusione di soluzioni standard e spesso anche una scarsa conoscenza della loro esistenza. Per rispondere alla crescente necessità di recuperi in termini di efficienza e di margini di business, si deve concentrare l’attenzione sull’area operativa – ovvero il controllo dei processi produttivi e distributivi – e su quella amministrativa, identificando soluzioni migliorative.
In ambito tessile diventa prioritario:
- Definire il work flow di processo, realizzando: sinergie tra i dipartimenti della filiera e perseguendo la fluidità dell’informazione
- Snellire l’operatività di magazzino, introducendo l’utilizzo dei tag RFID e Bar Code,
- Definire nuovi standard operativi mirati alla gestione dei magazzini (materie prime filati, prodotti finiti, pezze di tessuto…)
- Snellire le attività di preparazione ed esecuzione della spedizione, introducendo strumenti che assistano e migliorino il controllo e la preparazione della merce (tag RFID, Bar Code, imballo automatico o semi automatico,….)
- Ottimizzare e controllare i tempi ed i metodi produttivi (preparazione lavaggi, bagni di colore, finissaggi, preparazione telai, ecc.)
- Controllare la difettosità (insieme di informazioni utili a migliorare criticità di materiali e operative)
- Adottare altre soluzioni in relazione alle necessità di ogni singolo produttore di tessuto
Non a caso le soluzioni si focalizzano proprio sugli aspetti che caratterizzano i flussi: il flusso fisico e il flusso informativo.
Ad esempio, in alcuni casi è stata riscontrata una carenza nei flussi informativi: ossia gli acquisti, su segnalazione di variazioni operati dai fornitori di materia prima, non segnalavano tali cambiamenti alla produzione con conseguente aumento delle criticità nelle successive fasi di preparazione delle pezze di tessuto. La soluzione adottata ha visto l’introduzione di un sistema di sharing dell’informazione a vari livelli tra i diversi attori della filiera. Inoltre sono state studiate e avviate procedure di interventi preventivi a fronte di segnalazioni di variazioni caratteristiche della materia prima, per evitare problemi di lavorazione e permettendo una preventiva riorganizzazione della programmazione della produzione.
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