ESCO

Esco: la valutazione dei rischi nella predisposizione dell’offerta

Nella predisposizione di un’offerta relativa al servizio energia, dopo la diagnosi energetica e la valutazione puntuale degli investimenti, prima di procedere alla formalizzazione del piano economico finanziario, è opportuno sviluppare qualche ragionamento sui rischi insiti nel progetto. Tale operazione viene eseguita nella riunione generale del Team Project di passaggio consegne tra Direttore Tecnico  e Direttore Amministrativo  a valle del Cronoprogramma.

In questa sede intendiamo come rischio la potenzialità che una scelta progettuale porti ad una perdita o ad un evento sfavorevole. Esso è definito dal prodotto della frequenza di accadimento e della gravità delle conseguenze (magnitudo). Il rischio è un valore definito quindi dalla formula:

 

R = P x Vu x Val

 

con

 “P” = pericolosità dell’evento in analisi, ovvero la probabilità che un fenomeno accada in un determinato spazio con un determinato tempo di ritorno

 “Vu” = vulnerabilità, ovvero l’attitudine di un determinato elemento a sopportare gli effetti legati al fenomeno pericoloso (ad esempio nel caso di rischio sismico la capacità di un edificio a resistere all’effetto dello scuotimento)

 “Val” = valore che l’elemento esposto al pericolo assume in termini economici

 

In questa sede si assume dunque che:

a)      “P” è un numero compreso tra 0 e 1 che il responsabile incaricato alla valutazione del rischio assume stimando la probabilità che il pericolo si avveri;

b)      “Vu” è un coefficiente stabilito secondo l’esperienza aziendale. E’ inizialmente pari a 1 (uno) e viene aggiornato col tempo.

c)       “Val” è il valore economico da individuarsi nel Piano Economico Finanziario.

 

Il rischio “R” viene identificato anno per anno dopo i risultati dell’esercizio. Il rischio viene valutato solo nei confronti di eventi negativi, in quanto la combinazione con eventi positivi viene ritenuta al momento eccessivamente complessa.

 

TABELLA IDENTIFICAZIONE RISCHI

RISCHIO DESCRIZIONE LOCALIZZAZIONE “Val” RESPONSABILITA’ VALUTAZIONE “P”
R1 Errore diagnosi: maggiori consumi in presenza di offerta con garanzia risultato Costo combustibile DT
R2 Maggior costo nell’acquisto di beni o nell’affidamento di subappalti Costo opere DT
R3 Dilatazione dei tempi e dunque dei flussi di cassa con incremento degli oneri finanziari Oneri finanziari pre ammortamento DT
R4 Ritardi o dinieghi relativi ad autorizzazioni da parte di Enti Pubblici Oneri finanziari pre ammortamento e costi sviluppo progetto DT
R5 Ritardi nei tempi delle lavorazioni da parte della struttura organizzativa interna all’Azienda Costi opere, costi pre ammortamento DT
R6 Carenze nella capacità tecniche a causa di processi innovativi, ritardi e maggiori costi nella progettazione e nella formazione del personale Costi sviluppo progetto e costo opere DT
R7 Danni provocati da incidenti non protetti da coperture assicurative Costo opere DA
R8 Cambiamento di norme o regolamenti in senso sfavorevole, incluse variazioni sugli incentivi in campo energetico Tariffe incentivati, proventi specifici, costi sviluppo progetto DA

 

La valutazione del rischio non fa certamente parte del PEF ma da esso ne deriva il valore annuale del quale l’offerta deve tenere conto.

In conclusione occorre stabilire qual è il rischio accettabile in proporzione alla offerta da presentare e occorre stabilire se il potenziale Committente può essere disponibile a vedersi trasferire tale rischio all’interno dell’offerta. Le condizioni generali del mercato possono consentire o meno tale trasferimento del rischio. Il fatto di trascurarlo è comunque un’operazione azzardata.

 

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