Appalti Pubblici

Esco come società di scopo con socio pubblico di minoranza: i rischi

Il business dell’energia a volte prende la mano agli amministratori pubblici, amministratori che immaginano di poter svolgere attività imprenditoriali con forse eccessiva leggerezza. Nel caso delle Esco la tentazione è doppia, perchè l’amministratore potrebbe pensare di fare impresa “in conto energia”, sottovalutando la questione dell’equity e dunque del fabbisogno iniziale di adeguati capitali.

Vi sono diversi aspetti che un’amministrazione deve verificare prima di avviare l’avventura:

  • le procedure di evidenza pubblica per l’individuazione del socio privato;
  • la questione del “controllo analogo” della newco per l’affidamento ad essa  delle opere con la procedura  “in house”;
  • la nomina degli amministratori evitando il rischioso conflitto di interessi.

Vorremmo ricordare con questo intervento un caso scuola accaduto in Toscana e finito alla Corte dei Conti. E’ il caso dell’Azienda Sanitaria di Empoli che ha creato una società denominata Esco Solar in partnership con un privato: errori di progettazione, conflitto di interessi del Direttore Generale ASL e contemporaneamente amministratore di Esco Solar, spese convegnistiche esorbitanti ecc. hanno portato a sentenze pesanti che hanno messo in difficoltà un progetto che probabilmente avrebbe visto prudentemente meglio l’amministrazione pubblica non entrare in società ma eseguire una normale gara d’appalto in concessione di opere e servizi, nella pienezza delle garanzie previste da questa procedura.

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