Appalti Pubblici

Il progetto di riqualificazione energetica del municipio di Pieve Emanuele (Mi)


Nel luglio 2025 Land Live ha sviluppato lo studio di fattibilità tecnico economica della riqualificazione energetica del municipio di Pieve Emanuele (MI).
L’edificio comunale di Pieve Emanuele, comunemente noto come Centro Civico, svolge un ruolo fondamentale nella vita comunitaria e nel paesaggio urbano, incarnando sia i valori democratici sia la vocazione multicentrica del territorio.
L’edificio è stato progettato e completato tra il 1971 e il 1990. Il progetto è stato ideato da Giudo Canella (1931-2009), Michele Achilli (1931-2023) e Daniele Brigidini (1930 -), in collaborazione con Giorgio Fiorese. Il progetto strutturale è ad opera di Giorgio Binelli.
Negli anni del boom economico, Canella ha scelto di operare soprattutto nelle periferie milanesi, trasformandole in laboratori sociali e architettonici. Ha tratto ispirazione dal costruttivismo e dall’utopia operaista, portando avanti una concezione dell’architettura come strumento di aggregazione sociale e democrazia urbana.
I suoi interventi, spesso collocati in contesti marginali (come a Segrate, Pioltello, Pieve Emanuele ecc.), si sono fatti carico delle lacune del servizio pubblico, sfruttando ogni risorsa disponibile per creare spazi civici funzionali e simbolici: piazze, aule assembleari, gradonate e mercati, concepiti come luoghi di incontro, partecipazione e vita collettiva.
L’architettura canelliana, monumentale ma civile, si pone in opposizione all’urbanesimo speculativo, cercando di restituire identità e vitalità alle periferie. Tuttavia, il suo progetto appare anche come un tentativo quasi disperato e solitario, spesso chiuso in se stesso, di resistere a un sistema urbano capitalistico ormai dominante.
In sintesi, l’opera di Canella è una testimonianza etica e progettuale di come l’architettura possa aspirare a trasformare la società e rigenerare spazi urbani attraverso una visione umanistica e civile.

Gli obiettivi posti a base della progettazione sono gli stessi che il Bando Sostenibilità ed Efficienza Energetica degli Edifici Pubblici ovvero:

– Garantire una riduzione di almeno il 30% degli indici EPgl,nren ed EPgl,tot complessivi dell’intero fabbricato rispetto allo stato ante operam;

– Garantire una riduzione di almeno il 30% delle emissioni annue di CO2 per unità di superficie utile rispetto allo stato ante operam.

Tali obiettivi saranno realizzati attraverso interventi mirati sull’involucro (senza alterare le caratteristiche dell’edificio) e rielaborando un sistema impiantistico organico, eliminando la frammentarietà e riducendo l’inefficienza.

La diagnosi energetica, trasferita sul portale CENED della Regione Lombardia, ha consentito di sviluppare il fac simile di APE Post.

A livello di involucro edilizio, il gruppo di progettazione, tenendo conto della struttura architettonica complessa e di valenza documentale, dopo una attenta analisi dei possibili interventi, ha individuato alcune specifiche soluzioni mirate ad ottenere il massimo miglioramento energetico con la minima ricaduta sull’estetica complessiva dell’edificio.
– Coibentazione del sottofinestra della parete vetrata del blocco centrale
– Coibentazione interna delle pareti in vetrocemento
– Coibentazione delle coperture in guaina bituminosa della sala Consiliare
– Isolamento interno e verniciatura bianca della copertura al Piano 4:
– Sostituzione dei serramenti esistenti: saranno modificare solo le strutture finestrate che non influiscono sull’aspetto estetico dell’edificio
– Per quanto riguarda i serramenti del 4° piano si provvederà all’installazione di vetri a prestazioni dinamiche al fine di gestire meglio le radiazioni solari incidenti.
L’approccio alla riqualificazione impiantistica è di tipo complessivo a partire dalla generazione fino all’emissione dei singoli locali, in modo da poter razionalizzare la gestione eliminando una molteplicità di unità split, introdurre emettitori a bassa temperatura (ventilconvettori) e dunque creando le condizioni per generare acqua calda tramite pompa di calore in un sistema a pompa di calore che trova l’equilibrio migliore rispetto alla generazione a gas a condensazione. L’introduzione di una telegestione puntuale su ogni ventilconvettore, oltre che sulle altre macchine, completa un efficientamento organico e quindi più efficace.

I progettisti sono l’Ing. Riccardo Valz Gris e l’Arch. Rosalba Teodoro

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