Certificazioni ISO UNI

Procedure ESCO di qualità: la riclassificazione delle opere nella valutazione dell’opportunità di business

Nell’ambito delle procedure gestionali di una ESCO riveste particolare importanza la valutazione corretta delle opportunità di business ai fini della stipula di contratti di servizio energia corretti ed equilibrati tra esigenze di risparmio energetico, i vantaggi per l’utente e la remunerazione per la ESCO stessa . In questo senso la norma UNI CEI 11352 prescrive le capacità occorrenti all’impresa per svolgere al meglio tale compito di analisi di fattibilità preliminare al contratto per la realizzazione delle opere e la gestione del servizio energia.

Con una serie di articoli dedicati alla questione, cercheremo di dare risposta ad una serie di particolarità tecniche che dovranno essere sviluppate dalla ESCO in modo organico. Si tratta di semplici spunti di riflessione che potranno agevolare preventivamente il dialogo tra Società di Consulenza (Gruppo Sernet) e gli operatori del settore che intendano certificare un efficace percorso organizzativo gestionale. La logica degli articoli creerà dei focus di volta in volta su dei “vincoli” gestionali del processo di analisi, in modo da poterli considerare come “value driver” da valorizzare nel modo più opportuno per il miglioramento dell’azienda.

Le Opere nella valutazione preliminare

Nel processo di analisi preliminare, la definizione delle opere da realizzare avviene attraverso una iniziale fase di diagnosi energetica. La norma UNI 11428 prevede che tale operazione veda la figura del “Referente Diagnosi Energetica” (REDE) che non necessariamente corrisponde con la figura tecnica responsabile all’interno dell’azienda. La diagnosi individua una serie di investimenti progressivi che vanno a migliorare l’efficienza energetica del compendio immobiliare considerato, indicando delle quantità di opere, dei costi e delle prestazioni che diventano il punto di riferimento per le scelte successive. Le caratteristiche principali di queste indicazioni sono:

          Vengono fissati i consumi energetici alla situazione iniziale e gli obiettivi energetici raggiungibili a seguito di due o tre step incrementali di riqualificazione.

          La definizione delle opere avviene per tipologia funzionale (prima classificazione): impiantistica, isolamenti cantine e sottotetti, cappotti, impianti fotovoltaici ecc.

          La definizione quantitativa e la valorizzazione economica delle opere è però sommaria e dunque difficilmente tengono conto fino in fondo delle potenzialità di intervento dell’impresa e di misure totalmente affidabili in campo.

Per queste ragioni la Direzione Tecnica della ESCO deve valutare approfonditamente il documento di diagnosi, valutando insieme all’intero team di progetto (generalmente Direzione Tecnica, Amministrativa, Commerciale, Responsabile Qualità, con il coordinamento della Direzione Generale) su quale proposta tecnica unitaria focalizzare l’analisi di fattibilità. Infatti le valutazioni successive alla diagnosi sono tutt’altro che semplici e moltiplicare le variabili e le possibilità di intervento costituiscono un onere per l’intero team di progetto che potrebbe essere affrontato solo in casi particolari.

La prima scelta sulle opere riguarda pertanto la trasformazione da una proposta articolata in modo progressivo ad una proposta univoca.

Il secondo passaggio che è assolutamente necessario è quello di riclassificare le opere secondo una logica organizzativa. In questo senso si riassegnano i valori economici a titoli di spesa di questa natura:

          Materiali

          Manodopera con personale proprio

–           Noli

          Subappalti

          Costi generali: sviluppo progetto, rilievi, trasferte, gestione, amministrazione, ecc.

Nell’effettuare queste operazioni dunque la Direzione Tecnica immagina l’organizzazione di tutte le attività esecutive settimanali, prevede l’assegnazione dei compiti e prevede, attraverso un cronoprogramma, gli stati avanzamento lavori mensili. In questo ambito rientrano le politiche aziendali di make or buy nella suddivisione tra attività interne ed attività in outsourcing, in considerazione della saturazione del work in progress (WIP) sostenibile, del migliore risultato economico raggiungibile e della salvaguardia delle proprie capacità tecnico professionali anche in prospettiva futura.

E’ stata dunque operata una riclassificazione delle opere da una “codifica per funzioni”, ad una “codifica per organizzazione del lavoro” ed a questa dovrà seguire, a seguito della pianificazione economico finanziaria, che verrà presumibilmente svolta dalla Direzione Amministrativa, una riclassificazione attraverso una “codifica per fonti di finanziamento”.

Questo terzo passaggio fonda la propria necessità nell’obiettivo irrinunciabile di ricavare degli indicatori economici del sistema utili, insieme ad altri indicatori, a sostenere la decisione o meno (bid – no bid) di effettuare l’offerta e dunque formularla correttamente.

La riclassificazione finale delle opere prevede la costruzione di un quadro economico suddiviso tra:

          Opere finanziate dal Committente (Equity)

          Opere finanziate con mezzi propri in conto gestione (FTT)

          Opere finanziate con mutui in conto gestione (FTT)

          Opere finanziate con leasing in conto gestione  (FTT)

Anche ai differenti pesi di ogni voce, e dunque alla creazione del giusto mix finanziario, conseguono diversi valori degli indicatori economici, indicatori che verranno opportunamente valutati dagli azionisti della ESCO, soggetti ben consci della necessità di incrementare prima di tutto il valore della propria azienda.

 

Leave a Reply

You can use these HTML tags

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

  

  

  

Archivio