IL VIDEO: energia elettrica e il gas – Campagna informativa bonus gas
IL VIDEO: energia elettrica e il gas – Campagna informativa bonus elettricità
Nonostante il mercato del gas continui ad essere vessato dai rincari, è ancora possibile risparmiare. Le famiglie che si trovano in difficoltà economiche possono richiedere un “bonus” statale a copertura di parte delle spese. Il bonus gas è valido soltanto per il gas metano distribuito a rete (non per il gas in bombola o GPL) e per i consumi dell’abitazione di residenza. Il contributo è concesso alle famiglie con indicatore ISEE non superiore a 7.500 euro all’anno, oppure non superiore a 20 mila euro nel caso di nuclei con più di tre figli a carico.
Nello specifico, il bonus gas si traduce in un risparmio del 15% circa sui costi annui presunti per la fornitura di gas naturale (al netto delle imposte). L’entità del bonus, stabilita di anno in anno dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg), si differenzia in base a diversi criteri. Il primo riguarda la tipologia di utilizzo del gas (solo cottura cibi e acqua calda, solo riscaldamento, oppure le tre cose insieme); il secondo ha a che fare con il numero di persone che risiedono nella stessa abitazione; infine, il bonus sociale gas dipende dalla zona climatica di residenza, che tiene conto delle diverse necessità di riscaldamento in base all’area geografica.
Per richiedere il bonus sociale gas è necessario compilare gli appositi moduli e consegnarli al proprio Comune di residenza o ad altri istituti designati (ad esempio i centri di assistenza fiscale CAF). I moduli si possono scaricare dal sito dell’Autorità per l’energia, oppure si possono ritirare presso i Comuni, sul sito del Ministero per lo Sviluppo economico o sul sito Anci.
Le famiglie che non possiedono i requisiti previsti per l’assegnazione del bonus gas, possono risparmiare sulla bolletta scegliendo sul libero mercato le tariffe più consone ai propri consumi.
CHE COS’E’IL BONUS SULLA BOLLETTA ELETTRICA?
E’ uno strumento introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia con la collaborazione dei Comuni , per garantire alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica. Il bonus elettrico è previsto anche per i casi di disagio fisico, cioè per i casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.
CHI HA DIRITTO AL BONUS ELETTRICO
Possono accedere al bonus tutti i clienti domestici intestatari di un contratto di fornitura elettrica, per la sola abitazione di residenza, con potenza impegnata fino a 3 kW per un numero di familiari con la stessa residenza fino a 4, o fino a 4,5 Kw, per un numero di familiari con la stessa residenza superiore a 4, e:
•appartenenti ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 7500 euro;
•appartenenti ad un nucleo familiare con più di 3 figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro
•presso i quali viva un malato grave che debba usare macchine elettromedicali per il mantenimento in vita. in questo caso senza limitazioni di residenza o potenza impegnata.
QUANTO VALE IL BONUS ELETTRICO
Nel caso di famiglie in condizioni di disagio economico e per le famiglie numerose, il bonus consente un risparmio pari a circa il 20% della spesa annua presunta (al netto delle imposte) per una famiglia tipo. Il valore è differenziato a seconda del numero dei componenti della famiglia.
per l’anno 2011 è di:
•56 euro per una famiglia di 1 o 2 persone
•72 euro per 3 o 4 persone
•124 euro per più di 4 persone
•per i soggetti in gravi condizioni di salute il valore del bonus per l’anno 2011 è di 138 euro.
COME RICHIEDERE IL BONUS ELETTRICO
Per richiedere il bonus occorre compilare l’apposita modulistica e consegnarla al proprio Comune di residenza o presso altro istituto eventualmente designato dallo stesso Comune ( ad esempio i centri di assistenza fiscale CAF). I moduli sono scaricabili da questa pagina o reperibili presso i Comuni o sul sito del Ministero per lo Sviluppo economico.
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