Energia Impianti industriali

La gestione dei salti termici per l’efficientamento delle reti di riscaldamento

tubatureNel continuo tentativo di migliorare le prestazioni energetiche degli impianti termici, poca attenzione viene normalmente fatta rispetto al corretto dimensionamento dei circuiti, in merito all’ottenimento di adeguati salti termici utili all’ottimizzazione delle dispersioni, soprattutto sui ritorni. Il problema è maggiore per le reti di teleriscaldamento, dove lunghe tubazioni di ritorno a temperature ancora elevate provocano dispersioni e dunque inefficienza.

Vi sono poi alcune questioni da considerare: è iniziata l’epoca delle caldaie a condensazione ed è opportuno indagare sui parametri fondamentali caratteristici della progettazione, come appunto le temperature dei corpi scaldanti, e i relativi salti termici per l’opportunità di operare alle temperature più basse possibili, quanto a vettore termico.

Il salto termico maggiore è quello che meglio consente la condensazione già in condizione di regime, anche a fronte delle  temperature esterne minime. Vale la pena di evidenziare gli altri vantaggi ottenibili con un delta T di 20°C piuttosto che di 10°C:

  • la portata d’acqua viene dimezzata;
  • la dimensione dell’elettropompa viene notevolmente ridotta;
  • la dimensione di tubazioni, isolamenti, valvolame ecc. viene notevolmente ridotta;
  • aumenta il rendimento di distribuzione per la minore superficie esposta a dispersioni;
  • aumenta il rendimento di produzione.

Un esempio virtuoso di efficienza energetica negli usi finali e nella produzione in una rete di teleriscaldamento in Danimarca. L’incentivo: una tariffa agevolata di acquisto del calore per quei consumatori in grado di abbassare la temperatura di ritorno. Proprio il coinvolgimento diretto dei consumatori è stato il segreto del successo.

Una rete di teleriscaldamento che funzioni a basse temperature consente di ridurre le perdite di calore e risulta più flessibile sulle fonti energetiche necessarie per alimentarla. Nel 2008, la utility di teleriscaldamento danese di Braedstrup ha pensato di perseguire questo scopo coinvolgendo in prima persona i suoi clienti. A dire il vero, l’operazione è risultata possibile anche perché, trattandosi di una società ad assetto cooperativo, la utility è di proprietà degli utenti stessi.

Dal punto di vista economico, i calcoli effettuati avevano mostrato che, per ogni °C di abbassamento della temperatura di ritorno sulla rete di teleriscaldamento, la utility avrebbe potuto conseguire un risparmio di 0,55 € per unità di energia consegnata all’utenza. Ciò è stato messo in pratica utilizzando una regolazione automatica che consente di assicurare, in corrispondenza di qualsiasi oscillazione della temperatura di ritorno, una temperatura di 60 °C all’utenza. A oggi, le temperature di mandata e ritorno nella rete di Braedstrup sono di 68 °C e 35 °C in estate e di 75 °C e 34 °C nella stagione invernale.

Per maggiori dettagli leggete la fonte: innovationcloud

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