Il Decreto Legislativo 4 luglio 2014, n° 102, prescrive l’obbligo della redazione della diagnosi energetica per le grandi aziende, ovvero per quelle aziende che occupano più di 250 persone, il cui fatturato annuo supera i 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio supera i 43 milioni di euro (art.2, comma 2 ).
Le grandi imprese sono tenute ad eseguire una diagnosi energetica nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni (art.8 comma 1).
Tale attività può dunque essere considerata come un obbligo sostanzialmente formale, dove la diagnosi assume la veste di un documento statico che fotografa uno stato di fatto e indica alcune opportunità, oppure può essere sviluppata come uno degli elementi costituitivi del proprio sistema gestionale, in parallelo al proprio sistema di qualità ISO 9001 ed a tendere verso un sistema integrato con la norma ISO 50001.
Il secondo approccio, attuato con logiche più dinamiche nel tempo, consente in via iniziale una diagnosi con contenuti più essenziali, e, contemporaneamente, di indicare un percorso con step temporali più ravvicinati dei quattro anni, ma utili a verificare passo passo i dati riscontrati e le soluzioni proposte.
Le ragioni di un approccio più dinamico ed integrato con i sistemi gestionali sono evidenti:
- l’approccio graduale e progressivo consente l’accrescimento della consapevolezza e della cultura aziendale, attraverso il rafforzamento del team di lavoro. Questi valori accrescono attraverso la condivisione di percorsi che devono essere ben assimilati da strutture organizzative a volte complesse, dove i ruoli e le personalità costituiscono a volte un freno all’innovazione.
- L’analisi dei rischi sottesi alle situazioni di fatto ed a quelle in prospettiva costituisce un ambito di riflessione essenziale per progredire in modo condiviso attraverso un processo di miglioramento continuo.
Per queste ragioni, la necessità di una robusta base tecnica da parte del Responsabile della Diagnosi Energetica (REDE secondo norma UNI 11428), deve essere integrata da altrettanto robuste capacità di gestire l’audit con tecniche professionali in modo da strutturare il percorso in modo adeguato, al fine di creare le giuste premesse per la successiva condivisione nei vari ambiti aziendali ed in questo modo per favorire l’assunzione di decisioni da parte delle funzioni preposte.
Dunque, oltre ai contenuti prettamente energetici ed energetico monetari espressamente richiesti dalla diagnosi, il modello che si propone in questa sede include un capitolo specifico relativo all’analisi dei rischi.
Questa fase dell’attività dovrà essere condotta dai consulenti ricorrendo o avendo come riferimento a un approccio metodologico di Control Risk Self Assessment (CRSA) che è metodo valutato ottimale (best practise) nell’ambito delle attività di internal auditing per l’individuazione e l’analisi dei controlli posti in essere nei processi svolti nelle organizzazioni. Il CRSA è anche adottato per fronteggiare i rischi che un’organizzazione si trova a sostenere. Nella conduzione delle fasi del progetto, i consulenti, che opereranno da facilitatori, faranno riferimento all’approccio Coso Internal Control – Integrated Framework e alle indicazione di principio delle Linee guida di Confindustria.
Nello specifico dell’audit energetico, tale attività potrà guidare i process owners a riflettere su una serie di rischi che riguardano la questione energetica, tra i quali, ad esempio:
- Rischio di mercato e rischio quadro imposizioni fiscali.
- Rischio sostenibilità investimenti per il miglioramento energetico.
- Rischio ottenimento risultati previsti.
- Rischio procedure autorizzative.
- Rischio incentivi.
Tali rischi potranno essere messi a confronto, a cura del team aziendale, con gli altri rischi presenti in azienda, incluso il rischio generale sulla variabilità del giro d’affari e dei profitti. Il modello che sortirà come output dalla diagnosi energetica, consentirà decisioni più consapevoli e ragionate.
Per contatti e richieste specifiche contattate direttamente l’esperto della gestione dell’energia certificato UNI 11339 (EGE): valzgris@riqualificazioni.it