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Anticipare il 2025 per sviluppare il BIM al 110%


Introdotto anche come misura raccomandata nel nuovo Codice Appalti, il BIM (Building Information Modeling) rappresenta la più importante innovazione in corso all’interno del settore AEC. Se fino a qualche anno fa una cultura del Bim sembrava ancora lontana dall’essere implementata in un Paese come l’Italia, così fortemente connotato da realtà medio-piccole in termini di dimensioni, oggi l’adozione del processo Bim si è standardizzata e merita uno sguardo più complesso e analitico. In particolare, l’introduzione del Bim ha comportato la creazione di figure professionali specifiche, che integrano competenze provenienti da mondi apparentemente distanti (architettura, ingegneria, progettazione informatica, graphic design ecc.), ma delle quali è ancora difficile costruire una mappa rigorosa, vista la connotazione fortemente votata all’innovazione di chi vi lavora.
Dal 2025 l’utilizzo di tecnologie BIM sarà obbligatorio per tutti i lavori pubblici.

Lo Studio Ing. Valz Gris ha formato un gruppo di lavoro specifico per lo sviluppo BIM delle iniziative superbonus 110%, al fine di garantire i seguenti risultati:

1) Gestione dei rischi di errata computazione.
2) Tracciabilità dei flussi documentali e conservazione ai fini dei controlli fiscali.
3) Gestione unitaria dei processi esecutivi, delle varianti, della contabilità e delle prestazioni energetiche.

Il modello organizzativo adottato, sotto la direzione progettuale dell’Ing. Riccardo Valz Gris e dell’Arch. Rosalba Teodoro, prevede l’affidamento del ruolo di BIM manager all’Arch. Manuela Laddaga, e di sviluppo dei modelli al Geom. Massimiliano Rossi, all’Arch. Andrea Zegna e all’Arch. Ottavia Valz Gris, mentre per lo sviluppo della componente impiantistica all’Ing. Francesca Imbrogno.
Questa squadra incentra le proprie attività sulla piattaforma Revit, interfacciata con specifici plugin a Edilclima per la parte energetica e Primus Acca per la computistica.
In molti casi, la costruzione del modello è preceduta dal rilievo laser scanner degli edifici, eseguito dal team dell’Ing. Antonio De Maglie, struttura esterna allo studio, ma integrata mediante famiglie BIM condivise.

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